Pozzuoli, una ricchezza naturale da esplorare

Oggi vi parliamo della città di Pozzuoli, perla della Campania, che racchiude storia e natura in passaggi meravigliosi.

La Solfatara di Pozzuoli

Si tratta del vulcano spento più interessante dei Campi Flegrei composto da una quarantina di vulcani. Tutt’intorno a questa zona ci sono grandi attrazioni turistiche, come l’Anfiteatro Flavio, l’Acropoli di Cuma, il Tempio di Serapide e le Terme di Baia. Con ben 33 ettari di magica oasi naturalistica che offre spunti per interessanti passeggiate tra i celebri fenomeni vulcanici, noti come fumarole, mofette e vulcani di fango, insieme a vasti boschi e macchie di macchia mediterranea, caratterizzati da singolarità naturali, geologiche, botaniche e faunistiche.

Le principali attrazioni turistiche sono: la Fangaia (bagno di fango), la Bocca Grande (grande bocca), il Pozzo dell’acqua minerale (pozzo di acqua minerale) e le Vecchie Stufe (vecchie stufe).

Arco Felice

A Pozzuoli, la terra dove il Mito si fonde con la Realtà dando vita a leggende affascinanti mescolate alla superstizione locale ci sono i “laghi infernali”, in questo territorio misterioso dove spuntano gioielli archeologici e naturalistici.

Il Lago d’Averno

Tra questi, il Lago d’Averno: un lago craterico di 4000 anni, che sorge a ovest di Napoli , nell’area dei Campi Flegrei. Il suo nome greco, Aornos, è stato interpretato come “senza uccelli”, dando origine alla leggenda che nessun uccello potrebbe attraversarlo e vivere a causa dei suoi vapori solforosi velenosi. Circondato da fitte foreste anticamente, era rappresentato dal poeta Virgilio come l’ingresso dell’Ade (inferno). Nonostante oggi il soffio mortale di Averno si sia spento e gli uccelli siano tornati a volare, il lago ha conservato un’atmosfera mitologica grazie alle acque scure e alla vegetazione che sembra trattenere lo specchio d’acqua in un grande abbraccio.

Si tratta tutto sommato un luogo stregato dove, per la presenza di antichi ruderi, dà vita ad uno spettacolo davvero prodigioso. Lungo la sponda orientale potrete ammirare la grande sala termale, nota come Tempio di Apollo e il Navale di Agrippa. Proseguendo, vedrete, dietro una fitta vegetazione, l’ingresso alla Grotta di Cocceio e la famosa Grotta della Sibilla dove, secondo la leggenda, profetizzò la sacerdotessa.

Il Lago Lucrino

Noto come Maricello o piccolo mare, è uno specchio d’acqua semi-salmastro il cui nome deriva da Lucrinum, guadagno, associato all’abbondante e remunerativo allevamento di pesci e ostriche in età romana. Questa zona era considerata il soggiorno del relax e del piacere grazie alla mitezza dell’aria, alle curve delle rive, ricoperte da ondeggianti piante aromatiche e fiori … Plinio il Vecchio ha scritto una favola ambientata in questo luogo magico: la cita il poeta in Naturalis historia come la casa di un delfino che aveva stretto amicizia con un bambino. Secondo Plinio, quando il bambino si ammalò e morì, anche il delfino morì di crepacuore.

L’Oasi Naturalistica del Monte Nuovo

Si tratta della montagna più giovane d’Europa e la sua insurrezione nasconde una storia incredibile! La montagna si è sollevata in tre giorni dopo una potente “pioggia” di fuoco, ceneri e lapilli che ha sommerso il villaggio di Tripergole, il monte sbocciato all’improvviso dalle viscere della Terra, per questo motivo è stato chiamato Nuovo (nuovo). Il vulcano, oggi inattivo, è diventato un’oasi naturalistica dove potrete fare interessanti escursioni “circumnavigando” il cratere e raggiungendo l’altopiano, il punto più alto della montagna da cui ammirare incantevoli scorci e splendidi paesaggi. L’oasi si trova in una zona densamente popolata, la ricchezza della tipica vegetazione mediterranea la fa sembrare una “foresta urbana”, ideale per trascorrere una splendida giornata a stretto contatto con la natura

Villa Avellino

Una delle location che abbiamo avuto modo di apprezzare è sicuramente Villa Avellino, una residenza storica nel cuore di Pozzuoli che ospita raffinati e confortevoli appartamenti recentemente restaurati. L’esclusività della posizione è quanto di meglio si possa pretendere per godere della bellezza del luogo e della sua posizione.
Ubicata sul promontorio che domina il lungomare di Pozzuoli, Villa Avellino gode di un panorama unico sul golfo e sulle isole di Capri, Ischia, Nisida e Procida.

Foto scattate a Villa Avellino
Via Carlo Maria Rosini 21-29, 80078 – Pozzuoli (NA)

La sontuosa villa fu edificata nel 1540 dai principi Colonna di Stigliano. Il palazzo rimase di loro proprietà fino al 1797, quando fu venduto ai Padri Benedettini della Congregazione di Montevergine. Quando nel 1807 fu soppresso l’ordine, la proprietà passò ai Duchi di Lusciano fino al 1836, anno in cui la proprietà fu venduta all’archeologo Francesco Maria Avellino, dal quale il palazzo prese il nome. L’intero complesso della “Villa Avellino – de Gemmis”, con annesso parco è stato dichiarato dal ministero dei beni ambientali e culturali, di interesse particolarmente importante e sottoposto a vincolo di tutela su proposta della Sovrintendenza per i beni Ambientali e Architettonici.

È un interessante complesso edilizio nelle cui fondamenta è inglobata una cisterna romana, ancora oggi denominata “piscina Lusciano” dalla famiglia dei principi di Lusciano. Il palazzo mantiene una struttura settecentesca articolata intorno ad un cortile centrale caratterizzato da uno scenografico fondale con archi sovrapposti ed un insieme di lesene al piano terra. La facciata principale su Via Carlo Maria Rosini presenta un portale con semplici bugne in piperno, mentre al livello superiore si succedono sette balconi alternativamente con timpano triangolare e con cornice decorata. Il giardino pensile poggia su strutture di epoca romana.

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